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Team building: ecco perché è così importante
Team building: ecco perché è così importante
  La mentalità

Buongiorno e ben tornato sul mio blog! Oggi affronteremo insieme un nuovo tema della mia serie di post dedicati alla natura, da cui credo che abbiamo tantissimo da imparare. E voglio cominciare entrando subito nel vivo!

Sapevi che i pinguini sono tra gli animali più sociali in assoluto? Vivono tutti insieme all’interno di grandi colonie. Evidentemente amano stare in compagnia, ma non è l’unico motivo che li spinge a organizzarsi in questo modo. Così facendo, si proteggono a vicenda dai predatori, si aiutano a trovare fonti di cibo, si proteggono dal freddo e si occupano insieme dei loro piccoli aumentandone così le probabilità di sopravvivenza.

Perché ti sto dicendo questo? Come avrai intuito dal titolo di questo post, oggi parleremo di team building e lavoro di squadra!

Solo con il lavoro di squadra è possibile creare un contesto lavorativo vincente, che permetta di ottenere grandi risultati e di moltiplicarli esponenzialmente. Quasi sicuramente ne sei già consapevole: non puoi pensare di fare tutto da solo. I membri di una squadra devono sapersi completare a vicenda, ognuno mettendo i suoi punti di forza a disposizione del gruppo e degli obiettivi comuni. Proprio come fanno i pinguini!

Giusto per farti un esempio, magari hai una collega bravissima a trattare con i clienti e a curare le relazioni interpersonali, oppure un amico contabile per cui i numeri non hanno segreti. Bene, perché se come spero hai dei piani ambiziosi, dovrai assolutamente coinvolgere le persone in grado di portare al tuo progetto un reale valore aggiunto.

Ma qual è il significato esatto di team building?

Se ne sente parlare spesso e avrai perlomeno intuito che si tratta di un’attività finalizzata a costruire un’identità di gruppo e a promuovere il lavoro di squadra di cui abbiamo appena parlato. Proprio così, il team building serve a creare affiatamento, a favorire la comunicazione e a fare in modo che tra i membri di un gruppo venga a crearsi un clima di fiducia.

Magari sai anche che, per fare team building, molte aziende organizzano di tanto in tanto delle attività specifiche. Tra gli esempi più comuni che mi vengono in mente ci sono le corse di orientamento, i giochi di ruolo, i corsi di sopravvivenza e le competizioni sportive.

In effetti, questo genere di attività può rivelarsi importantissimo per migliorare l’attitudine a fare squadra, soprattutto se stiamo parlando di un gruppo che si è formato da poco tempo. Io stesso organizzo periodicamente degli eventi dal vivo dedicati agli affiliati di Case Italia e devo dire che sono delle ottime occasioni per confrontarsi, per motivarci a vicenda e costruire nuove sinergie.

Tra l’altro, lasciami aprire una breve parentesi: Case Italia non è altro che la mia società che forse finora hai conosciuto come Credito Italia. Abbiamo deciso di darle questo nuovo nome perché è più in linea con ciò di cui effettivamente ci occupiamo: fare immobiliare in modo etico e sostenibile, acquistando le case che rischiano di essere svendute all’asta e azzerando completamente i debiti degli ex proprietari.

La mia idea di team building

Tornando a noi, ti stavo dicendo che tutte queste attività di team building hanno sicuramente la loro importanza. Il problema sai qual è? Che, una volta tornati dall’escursione, dal fine settimana di sopravvivenza o dalla gara, c’è il rischio di dimenticarsi in fretta dell’esperienza vissuta insieme e di rimettere in campo le vecchie dinamiche di gruppo.

È una situazione che può verificarsi per diversi motivi ma, se vuoi sapere cosa penso io, nella maggior parte dei casi a mancare è la continuità. Mi spiego meglio: il fatto di trovarsi in un contesto diverso da quello lavorativo porta sicuramente dei benefici, ma d’altra parte può portare anche a vivere quell’esperienza particolare come una cosa temporanea e ben distinta dalla quotidianità, che ha un inizio e una fine ben precise. Così, una volta tornati in ufficio, ci si dimentica di mettere in atto le dinamiche di gruppo che si sono create durante l’attività di team building e si riaffermano invece quelle precedenti, le stesse che hanno caratterizzato l’ambiente di lavoro fino a quel momento.

Attenzione, non sto dicendo che ciò accada sempre e comunque. Come già detto, si tratta di attività che possono portare un reale beneficio in termini di lavoro di squadra, soprattutto se praticate a cadenze regolari. Resta il fatto che secondo me il team building è una cosa che andrebbe fatta ogni giorno, anche e soprattutto all’interno del contesto lavorativo. Se ci pensi, in fondo è abbastanza logico: i pinguini ricavano dei grandi vantaggi dal fatto di vivere costantemente all’interno di colonie organizzate e funzionali. Se decidessero di ritrovarsi e di aiutarsi solo occasionalmente, gran parte di questi benefici verrebbe a cadere.
Gli obiettivi del team building

Raggiungere gli obiettivi del team building

Detto questo, cosa puoi fare concretamente per attuare una strategia di team building che risulti veramente efficace?

Ti darò qualche consiglio che deriva dalla mia esperienza diretta con Case Italia, le altre mie società, ma anche con la mia famiglia. Eh già, perché queste tecniche non valgono solo per l’ambito professionale. Fiducia, affiatamento e gioco di squadra sono componenti importantissime anche dei rapporti all’interno di un nucleo famigliare o di un gruppo di amici.

In tutti questi casi, il punto centrale è saper coinvolgere tutti i membri del gruppo. Riunirli intorno a un obiettivo comune, entusiasmarli e soprattutto metterne in evidenza i punti di forza. Questo è un aspetto fondamentale, perché non possiamo pretendere che tutti siano bravi a fare tutto: è importante che le persone al tuo fianco vengano valorizzate per i loro pregi e non mortificate o messe a disagio per le loro mancanze. Senza contare che, se saprai identificare i reali punti di forza dei tuoi collaboratori, allora sarai anche in grado di assegnargli i compiti più adatti a loro, aumentando così la qualità del risultato complessivo. Ecco, per quanto mi riguarda la migliore strategia di team building non può essere altro che questa.

Parti da solo? Allora posso darti una mano!

Ti piacerebbe iniziare un nuovo percorso nell’immobiliare, ma non conosci nessuno del settore e non sai da che parte cominciare? Se è così, leggi attentamente quest’ultima parte del post. Sono sicuro che la troverai molto interessante!

Sì perché, oltre a guadagnare con le case, ormai da diversi anni porto avanti anche un’altra attività che mi appassiona tantissimo: insieme a mia moglie Lucia e al mio staff di collaboratori ho dato vita a una vera e propria Accademia che insegna a guadagnare con le case in modo etico, proprio come faccio io! L’Accademia ha l’obiettivo di darti tutte le basi che ti servono per operare in questo mercato, teoriche e pratiche. Ma è anche molto più di questo. Pensa che i membri del nostro Club Advanced vengono accompagnati passo dopo passo nel portare a termine le loro prime operazioni immobiliari e hanno anche l’opportunità di promuoverle su Rendimento Etico, la nostra piattaforma di crowdfunding immobiliare che ha dimostrato di riscuotere un grandissimo successo tra i finanziatori!

In tutto questo, la parte migliore è che buona parte del lavoro di team building la troverai già pronta, perché ci ho già pensato io per te. A tua disposizione troverai una rete di competenze specialistiche e di professionisti che lavorano in sinergia tra loro e con gli operatori, sempre motivati a dare il massimo per i nostri affiliati. Tu non dovrai fare altro che acquisire le competenze di cui avrai bisogno, integrarti nel nostro network e concentrarti sulla ricerca delle migliori opportunità!

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Ti aspetto, a presto!

Andrea Maurizio Gilardoni

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Post scritto da: Andrea Maurizio Gilardoni
Genitore, Formatore ed Imprenditore della nuova era