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Casa all’asta: chi paga le spese di cancellazione dell’ipoteca?
Casa all’asta: chi paga le spese di cancellazione dell’ipoteca?
  Dal blog CaseItalia

Chi paga i costi di cancellazione dell’ipoteca una volta che una casa è stata venduta all’asta? Quanto, in generale, le spese di procedura possono influire sull’ammontare del debito degli ex proprietari?

Buongiorno e buon venerdì! Come ogni fine settimana, mi trovi qui puntuale per il nostro appuntamento con il settore immobiliare. Anche oggi ho preso ispirazione da uno degli ultimi post che abbiamo pubblicato sul blog di Case Italia per parlarti di un problema a cui troppe volte non si pensa.

Il pignoramento e la vendita all’asta di un immobile generano tutta una serie di spese che vanno ad aggiungersi all’ammontare del debito iniziale: tra queste troviamo i costi del Tribunale (che possono arrivare a sfiorare i 30mila euro), gli interessi che crescono man mano che il tempo passa e anche le spese di cancellazione dell’ipoteca.

Le spese di cancellazione dell’ipoteca fanno aumentare il debito?

Nel momento in cui una casa viene aggiudicata all’asta, occorre procedere alla cancellazione delle ipoteche gravanti sull’immobile. Si tratta di un passaggio indispensabile, in quanto il nuovo proprietario non dovrà farsi carico dei debiti del precedente.

Ora, il punto è questo: a meno che nel decreto di aggiudicazione non sia stato stabilito diversamente, le spese di cancellazione dell’ipoteca sono a carico del debitore. Si tratta dunque di un costo aggiuntivo, che dovrà essere pagato con parte del ricavato della vendita.

Nel post di Case Italia, di cui troverai il link a fondo pagina, abbiamo affrontato la questione in modo dettagliato, chiarendo anche a quanto ammontano le spese di cancellazione. Qui invece vorrei limitarmi a far passare un messaggio chiaro e semplice: i costi imputabili alla procedura vanno in linea di principio a pesare sulle spalle del debitore, che si ritroverà di conseguenza con un debito residuo maggiore.

Se ci pensi, è piuttosto logico: a quanto più ammontano le spese e gli interessi maturati, meno saranno le probabilità di riuscire a saldare, almeno in gran parte, il debito iniziale.

Insieme ai meccanismi di svalutazione di cui parlo spesso e volentieri, questo è il motivo principale per cui bisogna cercare di evitare a tutti i costi la (s)vendita all’asta di un immobile. Se ti interessa cominciare a operare in questo settore intervenendo in aiuto di chi rischia di perdere la casa all’asta, tienilo sempre bene a mente. Soprattutto non tralasciare queste informazioni fondamentali durante i tuoi incontri con i debitori. E te lo dico perché molte persone si ritrovano con la casa pignorata senza sapere a quali conseguenze andranno incontro.

Per fortuna, una soluzione a tutti questi problemi esiste. È rapida, efficace e consente di azzerare il debito evitando la (s)vendita all’asta dell’immobile del debitore. Sto parlando del saldo e stralcio con rinuncia agli atti, la procedura che noi di Case Italia mettiamo in pratica ogni giorno da anni e che ci ha permesso di aiutare tantissime famiglie a uscire in modo definitivo dalla morsa del debito.

Sei curioso di saperne di più sull’argomento di oggi? Leggi subito il post Casa venduta all’asta: chi paga le spese di cancellazione dell’ipoteca? e migliora le tue competenze nel settore immobiliare!

Vai al post!

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Mi raccomando, ti aspetto!

A presto.

Andrea Maurizio Gilardoni

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Post scritto da: Andrea Maurizio Gilardoni
Genitore, Formatore ed Imprenditore della nuova era